Chi è il Dott. Hamer

il Dott. Ryke Geerd Hamer
e suo figlio Dirk
Presentare Ryke Geerd Hamer, per chi non lo conoscesse, non è facile perché è un personaggio scomodo e controverso. Cercherò d’essere obiettivo. Ci sono molte persone che lo denigrano e lo vorrebbero morto, e molte altre che sono diventate proselite e divulgatrici della sua Nuova Medicina. Leggendo i libri scritti da lui, dove spiega dettagliatamente le sue scoperte: il “Testamento per una Nuova Medicina” o il più succinto “Breve introduzione della Nuova Medicina” o quello scritto da altri su di lui “Grazie Hamer” di Claudio Trupiano o la “Medicina sottosopra” di Mambretti, non si può non rimanere affascinati e coinvolti dalla sua teoria.


Cosa mi convince della sua teoria
Non credo nella visione meccanicistica della medicina tradizionale che considera “l’uomo, una macchina biochimica controllata da geni” perché è ancorata alla separazione cartesiana tra la mente e il corpo. Non credo che la malattia si installi perché la macchina si è inceppata, per una malformazione o perché le cellule sono impazzite. Non ho dubbi che noi siamo formati dai tre livelli perfettamente sincronizzati tra loro: Corpo/Cervello/Psiche, tesi affermata da Hamer e da molti altri studiosi. Sono cresciuto con questa convinzione, germogliata dall’educazione paterna e da letture giovanili, allora considerate all’avanguardia.
Preferisco l'affermazione che "l'essere umano è una macchina biologica che produce coscienza". La coscienza di esserci! La sfida è diventare coscienti dei nostri pensieri, delle nostre azioni e dei nostri sentimenti ogni momento della nostra vita. La "presenza", il "ricordo di sé", la "consapevolezza di adesso", l'"auto osservazione" sono i vari modi per dire che dobbiamo essere sempre presenti. Sarà nostro complice un "testimone" acritico e distaccato creato da noi stessi che osserva...ci farà prima distinguere e poi gradualmente trasformare la nostra macchina biologica - il cui unico obiettivo e la sopravvivenza - nella nostra anima - il cui unico obiettivo è il raggiungimento del nostro Sé. Fra le tante scuole di pensiero quello che più mi fa sentire a mio agio è l'approccio Alchemico. Cosa cercavano gli alchimisti? Trasformavano il piombo in oro...cioè trasformavano radicalmente se stessi per ottenere l'unica vera ricchezza: il Lapis Philosopharum: una condizione di pace interna e di pura gioia. Ci illudiamo che raggiungeremo la felicità quando avremo molto denaro, quando incontreremo «l'anima gemella», quando arriveremo a una certa posizione nel mondo e mille altre cose. Sempre circostanze esterne a noi che potranno certamente alleviare la nostra permanenza su questa terra, ma non elimineranno le nostre sofferenze, il nostro disagio e la nostra insoddisfazione. Ci sarà sempre un elemento che ci mancherà per essere felici. L'Alchimia offre vari strumenti per distaccarsi dal malessere esistenziale, trasmutare le emozioni negative in emozioni positive. E' un insegnamento pratico che può cominciare a cambiare la nostra vita da oggi, solo se noi lo vogliamo veramente. Ma questa è tutta un'altra storia... http://www.salvatorebrizzi.com/


Sono sicuro, grazie alla fisica quantistica, che ha rivoluzionato il concetto di materia newtoniana, che l’uomo sia pura Energia, Onde e Campi magnetici. So anche che nella medicina non si studia l'energia perché la potente industria farmaceutica vende prodotti chimici!
Ho imparato che la biologia darwiniana, basata sulla competizione (anche se lo stesso Darwin, prima di morire, si pentì di non aver approfondito maggiormente il fattore ambientale), è stata ridiscussa dalla Nuova Biologia che, rivalutando il dimenticato Lamarck, stabilisce anche l' importanza dell’ambiente e della cooperazione.
Ho appreso dalle scoperte degli ultimi dieci anni dell’Epigenetica (controllo sul patrimonio genetico) che i modelli del DNA trasmesso dai geni non rimangono immutati alla nostra nascita. Se lo fossero, noi saremmo vittime dei nostri geni e succubi del nostro destino. Le influenze dell’ambiente, compreso il nutrimento, lo stress e soprattutto le emozioni, possono modificare i geni senza alterare il modello di base.
Credo che il cervello controlli il comportamento delle cellule del corpo.  Prova evidente è l’efficacia dimostrata dall’effetto placebo. Rimangono famosi i test sulla  depressione e sulla chirurgia al ginocchio: casi in cui si è dimostrato che i farmaci antidepressivi più diffusi non davano risultati migliori delle pillole di zucchero usate come placebo e che persone sottoposte a un finto intervento miglioravano esattamente quanto altri gruppi realmente operati. La medicina paradossalmente ignora come funzioni il placebo. Perché è una minaccia per l’industria farmaceutica e/o perché l’effetto placebo è fattore portante di abili operazioni di marketing? 
Voglio ricordare che dietro il dogma: la malattia deriva da un difetto, da un errore  o da un incidente della natura,  non esiste nessuna prova scientifica. L'unica cosa certa è che  l'alterazione di un tessuto, quindi qualsiasi tipo di malattia nasce nel nostro interno e cioè dal nostro Sistema Nervoso Centrale, che gestisce le infinite variabili biologiche. L’insegnamento nelle università di medicina è ancora basato su concetti obsoleti, e non prende sufficientemente in considerazione le rivoluzionarie scoperte della Fisica Quantistica, della Nuova Biologia, dell’Epigenetica e delle molteplici ricerche e studi degli ultimi  decenni.
Visto quindi che la medicina è ancora recalcitrante ad accettare l’ovvio e che viviamo in un Universo quantistico, come posso escludere che la malattia possa scaturire da un conflitto biologico? La storia c’insegna che uomini sono stati vilipesi, condannati per aver proclamato teorie rivoluzionarie, che sono state poi confermate dalla scienza moderna. Le nostre certezze sono state spazzate via da un mondo in cui il potere economico ci nasconde verità che ci permetterebbero di farci evolvere. Detto questo come orientarci di fronte alle mille informazioni quotidiane molto spesso manovrate? Io penso che ognuno di noi dovrebbe impegnarsi a cercare e scegliere quelle che consideriamo giuste, dando ascolto al nostro cervello e al nostro cuore in sintonia, alle nostre esperienze personali  e sperimentare infine su di noi quello che abbiamo imparato.
Nello stesso momento che dichiaro la sfiducia nella medicina tradizionale, sostengo che se dovessi sottopormi a una operazione chirurgica, mi farei operare perché penso che la medicina abbia raggiunto eccellenti risultati, a volte miracolosi, nell’”aggiustare” gli organi, proprio per la sua essenza materialistica. Nello stesso tempo sarei cauto perché sono anche consapevole che fra le primissime voci della causa della mortalità nel mondo (negli USA la prima) ci sono le malattie iatroniche (vale a dire le malattie che derivano da diagnosi, trattamenti medici e farmaci sbagliati).
Le intuizioni di Hamer sul potere della mente sul nostro corpo, l’attenzione sulla lateralità è sorprendente per la sua ovvietà biologica e ne verifico costantemente la sua importanza nel mio lavoro. Le cinque leggi biologiche scoperte (perché sono sempre esistite), sono talmente naturali e logiche che solo una persona maldisposta le può escludere a priori senza porsi il dubbio: “E se Hamer avesse ragione?” (che è anche il titolo di un libro scritto da G. Mambretti e J. Seraphin).


Cos’è che mi lascia perplesso del personaggio Hamer
Hamer oltre a essere un uomo geniale per le sue intuizioni è anche un personaggio sopra le righe, non ha peli sulla lingua. Il suo “j’accuse” è senza mezzi termini. Quando parla di medici li definisce stregoni. Afferma che la religione ebraica ortodossa si basa sull’odio verso i non ebrei, e che la comunità ebraica adotta da anni, in segreto, la sua Nuova Medicina per curare solo gli ebrei, nel mondo intero, escludendo tutti gli altri. Inoltre, aver chiamato la sua Nuova Medicina, "Germanica”, non mi sembra una scelta opportuna, anche se lui stesso spiega che questo nome deriva dai Germani, popolo la cui cultura è precedente a quella giudaica-cristiana, ma a me, come italiano, evoca solo attitudini estreme del passato.
Ha pagato a caro prezzo, con anni di prigione, il suo atteggiamento radicale e donchisciottesco. Posso capire in parte la motivazione dei suoi atti, considerando tutto quello che ha subito. Ha reagito all’ingiustizia e al suo forzato isolamento, lottando con la stessa forza di chi voleva zittirlo. Questo atteggiamento gli ha precluso la possibilità che il mondo accademico potesse avvicinarsi alle sue teorie con serenità . Gli hanno ucciso un figlio di 18 anni, in modo stupido e brutale,…da lì nasce tutto…il dolore, la malattia, l’intuizione, le ingiustizie subite, la rabbia, la rivolta, la missione…Solo la sua morte rasserenerà gli animi. Credo che il suo pensiero rimarrà, anche se verrà ampliato, come sta succedendo in Francia e sarà in parte perfezionato. Penso che continuerà a far parte di quel gruppo di persone, fra cui mi piace aggiungere il biologo cellulare Bruce Lipton (http://www.brucelipton.com/), che avrà facilitato lo smantellamento di quella medicina, basata su dogmi  e condizionata dal potere dell’industria farmaceutica, che non vuole che s’insegni come guarire se stessi.


Desidero specificare che
Ci sono medici che, nonostante la formazione ricevuta, hanno una visione  dell’uomo ben più vasta della tradizionale; ne è prova la frequenza di alcuni dottori al corso di formazione  di Biopsicosomatica da me frequentato. Ci sono forti segnali nel mondo, in forma di libri, conferenze, ricerche, studi, che indicano l’inizio di una nuova era nella medicina, che ha l’ardire di eliminare credenze limitanti e di inglobare le nuove  rivoluzionarie scoperte scientifiche avvenute da Einstein in poi.
A nessuno consiglierei di non andare da un medico per qualsiasi disturbo fisico, ma penso che conoscere le intuizioni di Hamer possano aiutare le persone a vedere la malattia sotto un altro punto di vista, e a diventare loro stesse cooperatrici dei medici curanti, collaborando, con le informazioni corrette a loro disposizione e con le loro menti (energie), al loro processo di cura.

facciamo un esempio pratico