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STRUTTURA E SOVRASTRUTTURA



La Sovrastruttura è il “film” che facciamo della nostra vita, è la “nostra verità”: il nostro pensiero senza controllo, l’Ego, le credenze, le giustificazioni, le proiezioni, le false necessità, e la nostra dipendenza dal moralismo e dal giudizio degli altri.
Quando siamo succubi della sovrastruttura siamo rigidi.
La Struttura è biologica (la biologia parla sempre di noi) e reale (qualunque sia la Realtà).
La struttura ci obbliga all'adattamento, quindi stimola la flessibilità e la nostra evoluzione. Offre sempre la migliore soluzione.
La Biopsicosomatica ci fa percepire se siamo nella Sovrastruttura o nella Struttura e come possiamo passare da una all'altra.


LATERALITA’


Nella Biopsicosomatica la lateralità delle persone – in altre parole stabilire se la persona è destrimane o mancina - è di grande importanza per individuare la struttura della persona.
E’ importante specificare che non si è destrimane solo perché si scrive con la destra. Per conoscere la reale lateralità di una persona, oltre all'osservazione della sua gestualità, esistono dei test.
La lateralità non ha nulla a che fare con la psicologia perché dipende da fattori puramente biologici. L’uso della mano destra o di quella sinistra si definisce nel cervelletto nel quarto giorno dopo il concepimento.
Hamer è convinto che la Natura non fa nulla a caso, si è chiesto perché ognuno di noi ha la prevalenza di una delle lateralità e, dopo l’esame di migliaia di casi, ha constatato che nell’emisfero destro della corteccia celebrale si riflette l’ambito del territorio, definibile “maschile” e governato dal testosterone, e che nell’emisfero sinistro si riflette l’ambito della sessualità che è “femminile” e governata dall’estrogeno. Quando appare una patologia sulla parte destra o sinistra del corpo la prima cosa che dobbiamo verificare è la lateralità della persona.
Le caratteristiche del destrimane e del mancino sono diverse e complementari. Elaborano la propria tattica di sopravvivenza in modo diverso. Il destrimane è la preservazione e la continuità; il mancino è l’innovazione e l’alternanza. Il destrimane è la forza, il mancino è la sottigliezza dell’intelletto. Il primo ha caratteristiche tipicamente maschili, il secondo assume sfumature femminili, o maschili in caso di mancine. Grazie anche a questo la specie umana è sopravvissuta, sfruttando i suoi differenti ma complementari talenti.


EMOZIONI: AMORE O AFFETTIVITA’?


Ci sono due tipi di emozioni:
le vere, le reali, che ci soddisfano;
le conflittuali, che sono di sostituzione, di rimpiazzo alle prime.

La Biopsicosomatica ci spiega che il cervello non può vivere senza emozioni.
Senza un’emozione vera non è possibile fare un’esperienza vera.
Quando il cervello biologico non ha la possibilità di vivere un'emozione reale,cerca un'emozione di rimpiazzo (fra le quali troviamo anche la paura, la collera, l’odio, la tristezza e il sentimento di colpa).
Quando viviamo un'emozione di sostituzione, siamo maggiormente predisposti alla malattia.
E’ fondamentale essere coscienti quale tipo d’emozione viviamo e percepire quella che vivono gli altri.
Sappiamo vivere una reale emozione come l’Amore o siamo nell’Affettività che è un sentimento di rimpiazzo?
L’ emozione è sempre legata a una memoria. Quale evento conflittuale ci ha fatto passare dall’amore all’affettività? Come recuperare la nostra emozione originaria?



MEMORIA TRANSGENERAZIONALE



Un avvenimento - shock, vissuto da un genitore, da uno dei nonni, a volte anche da generazioni precedenti, può essere trasmesso, passato di generazione in generazione, e causare sintomi comportamentali o fisici in un discendente.
“Noi proseguiamo in vita la catena delle generazioni e paghiamo il “debito” e finché questo non viene cancellato, un”alleanza invisibile” ci spinge a ripetere la situazione piacevole o l’evento drammatico, la morte ingiusta, persino tragica.
Siamo in fondo, in un certo senso, meno liberi di quanto crediamo. Pertanto possiamo riconquistare la nostra libertà e svincolarci dalla ripetizione, capendo ciò che accade, sciogliendo i fili della matassa per vivere la nostra vita e non quella dei nostri predecessori.” (Anne Schutznberger: “Sindrome degli antenati“)‏
Dall’albero genealogico possiamo ricavare molti e importanti elementi e scoprire come questi hanno influenzato la nostra vita. L’albero genealogico ci permette di capire la nostra reale lateralità, la nostra dominanza o la nostra sottomissione; di scoprire il segreto di famiglia che si ripercuote sulla nostra vita; i nostri sensi di colpa con riferimento ai nostri genitori.
Attraverso l’albero genealogico e il genosociogramma prendiamo coscienza dei segreti di famiglia, persino della genesi delle nostre malattie perché solo attraverso la presa di coscienza di ciò che è accaduto prima di noi che possiamo de-programmare eventi funesti per noi stessi e per i nostri discendenti.
Se vogliamo avere conoscenza di quello che siamo oggi e vogliamo facilitare quello che saremo domani, dobbiamo conoscere tutto quello che è avvenuto prima della nostra nascita perché “senza radici non si vola” !



PROGETTO SENSO


Per tutte le cose esiste:
una fase immateriale che è il progetto
una fase materiale, che esprimerà il senso del progetto.

Tutte le cose hanno bisogno di un senso. Nulla esiste senza un senso. Le cose che non hanno senso non possono durare.
Un bambino viene al mondo caricato di un senso, che non è suo, ma quello dei suoi genitori.
Il progetto senso della nostra vita è la buona soluzione alla problematica dei nostri genitori durante i nove mesi prima del concepimento, i nove mesi di gestazione e i primi nove mesi di vita, per un totale di 27 mesi.
Un vecchio proverbio riportato dalla Bibbia, dice “I padri hanno mangiato dell’uva acerba e i denti dei figli sono stati irritati…”
E’ importante “liberarsi” dal progetto familiare e creare il Nostro Progetto.
Ogni conflitto psicologico del genitore, diviene il conflitto biologico del bambino. Il bambino viene al mondo carico di sensi. Esprime nella sua biologia il progetto conscio o inconscio di uno dei suoi genitori o di entrambi.
La malattia, come tutte le cose, ha un progetto e un senso. La malattia è la fase materiale che dà un senso al progetto. Bisogna sempre ricercare che senso ha la malattia. Per cambiare senso bisogna cambiare progetto. Per arrivare alla guarigione il paziente deve crearsi il progetto di guarire.




LE OTTO TRIANGOLAZIONI FAMIGLIARI

Esistono otto triangolazioni possibili nel rapporto fra figlio e genitori.
Ognuno di noi si ritrova completamente in una delle otto triangolazioni, oppure per ¾ in una e per ¼ in un’altra.
Le triangolazioni famigliari sono spesso situazioni portatrici di un disagio che diventa transgenerazionale. Se rimane irrisolta trasmette angoscia da una generazione all’altra.
Ognuno di noi dovrebbe riuscire a individualizzarsi, ad autodefinirsi, distaccandosi dal sistema famigliare d’origine, in modo da potervi partecipare conservando tuttavia la propria individualità.
Il bambino implicato in un triangolo riceve regolarmente il peso dell’infelicità dei genitori e spesso diventa il “portatore del sintomo” o “il paziente designato” delle famiglie.
Conoscere la nostra Triade non serve a gettare la colpa sui nostri genitori, ma solo a vederla, capire quanto influenza la nostra vita, accettare alcune cose e modificarne altre.

A quale triangolazione siamo appartenuti?
Come ha influenzato la nostra vita?
Siamo riusciti a liberarci dalla sua influenza, che ci porta a ripeterla?



RITMI


Gli avvenimenti principali che accadono nella nostra vita avvengono secondo un Ritmo. I Ritmi hanno una struttura. Importanti, come nella massima risonanza nella musica, la terza (mi), la quinta (sol), l’ottava (do). Esempio: un evento accaduto a 4 anni si rivivrà , con la medesima struttura, a 12 (4x3), a 20 (4x5) e a 32 (4x8). Cambieranno il contesto (luogo e persone) e l'avvenimento, ma la struttura sarà la stessa. E’ il cervello che crea un ritmo. Abbiamo più Ritmi, e se li scriviamo formando una griglia di vita, questa ci aiuterà a rivelarceli.
E’ Marc Frechet che ha elaborato i Ritmi Cellulari Memorizzati facendo riferimento all’etologia. Quando un mammifero diventa adulto e lascia il branco per crearne uno suo, il cervello biologico registra l’inizio di un nuovo ciclo.
Anche gli esseri umani vivono dei cicli biologici importanti che sono legati all’autonomia.
Nella nostra vita abbiamo molti ritmi e bisogna fare attenzione quando questi si incrociano, perché sarà un anno pieno di avvenimenti…
Un avvenimento importante, un conflitto, quando non è risolto, può generare un ciclo.
Per esempio, un conflitto avvenuto all’età di 5 anni avrà tendenza a riprodursi a 10 anni, poi a 20, a 40, a 80, se continua a non essere risolto. Funziona come un orologio biologico interno che ci ricorda, senza esserne coscienti, quello che abbiamo vissuto, riproponendoci lo stesso tipo di conflitto al fine di risolverlo. A volte lo risolviamo con la malattia.
La ricerca dei nostri Ritmi è lunga e complessa, ma vale la pena di affrontare questo impegno perché la consapevolezza dei nostri ritmi biologici ci permetteranno di passare da "oggetto incosciente che subisce" a "soggetto cosciente che interviene".



MONO IMMAGINE


La Mono Immagine è l’identificazione con un personaggio che noi stessi abbiamo costruito.
Tutte le nostre azioni sono indirizzate a soddisfare ciò che esige questo personaggio. E’ l’immagine di noi che proiettiamo all’esterno. Quando siamo nella Mono Immagine ci troviamo nella Sovrastruttura e quindi lontani dalla realtà. Nella Mono Immagine non è possibile sciogliere i nostri conflitti perché siamo rigidi, abbiamo un unico punto di vista. Siamo portati a credere che una piccola parte sia il tutto. Rimaniamo prigionieri delle credenze, delle risposte automatiche, del moralismo e dell’immagine auto-idealizzata.
La nostra Personalità Totale è data dall’insieme di altri modi di essere. Tutti noi siamo naturalmente prismatici. Ogni nuovo modo di essere ci stimola a tirar fuori un “nuovo” nostro talento, che in effetti abbiamo sempre avuto ma che non ci siamo mai permessi di vivere.
La Biopsicosomatica ci aiuta a uscire dalla Mono immagine per farci raggiungere la Personalità Totale. 



NUMEROLOGIA - MAPPA DEI BISOGNI DERIVANTE DAI 22 ARCANI MAGGIORI
                              - CODICE SEGRETO DELLA DATA DI NASCITA


I numeri hanno sempre costituito un supporto speciale alle elaborazioni simboliche, anzi sono loro stessi dei simboli. Essi esprimono non solo quantità ma anche idee, forze e quindi qualità...
Non bisogna impiegare i numeri a sproposito: celano forze sconosciute. Sappiamo quanto la parola abbia un’influenza sugli uomini, ma se l’efficacia del Verbo è grande, quella del Numero la supera. In molte tradizioni le lettere dell’alfabeto sono strettamente legate ai numeri. Se la lettera, quindi la parola, è la spiegazione del segno, il numero ne è la radice segreta. Cerchiamo quindi di prendere contatto con questo mondo “invisibile”.
Lo studio dell’albero sefirotico (sefira in arabo vuol dire numerazione), che ci fa scoprire attraverso le 10 sefirot che il corpo è lo strumento più straordinario per seguire il nostro cammino evolutivo, della Cabala – il patrimonio degli insegnamenti esoterici del Giudaismo – e della numerologia, ci permette, tra i molteplici insegnamenti, anche l'approfondimento del significato della nostra data di nascita.  Possiamo costruire una Mappa dei bisogni da cui possiamo ricavare molte informazioni utili :
- i bisogni e i conflitti
- le sequenze emozionali non concluse dei nostri antenati
- la nostra buona soluzione al conflitto del bisogno
- le nostre strutture
- il nostro progetto di vita

Il Codice Segreto della Data di Nascita ha origine nell'antica sapienza Celta, basato sui Punti Cardinali, Colori e Numeri. Sarà un caso la nostra data di nascita? Essendo la casualità una realtà non ancora rivelata possiamo scoprire qual'è il significato recondito della  nostra nascita con le sue potenzialità e i suoi conflitti per interagire con il nostro "destino".